Intervista a Guido Possa

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Il Senatore Guido Possa, che nella scorsa legislatura ha ricoperto il ruolo di Vice Ministro del MIUR (Ministero Istruzione, Università, Ricerca) con delega alla Ricerca, quando Ministro era Letizia Moratti, ha operato per 27 anni al CISE ed è stato uno dei maggiori protagonisti del progetto CIRENE.
Il 18 giugno 2007, avendo avuto il piacere e l’opportunità di intervistarlo, abbiamo ripercorso con lui alcune tappe della storia del CISE.

“Il CISE è stato una fucina, un faro culturale che non ha avuto la pretesa di esserlo, ma lo è stato di fatto………ho fatto la carriera da ricercatore, prima come ragazzo di bottega, avendo si la laurea alle spalle ma, come si dice, non sapendo ne leggere ne scrivere………….ho lasciato il CISE nel settembre 88 perché profondamente toccato, da un lato da una ristrutturazione avvenuta nell’estate dello stesso anno, dall’altro per l’incombente tracollo del nucleare”.

Dopo questa breve introduzione il Senatore Possa ha dato risposte agli argomenti proposti
Il reattore CIRENE……è stata una grande iniziativa non supportata dall’alta dirigenza nazionale………abbiamo formato una classe di tecnici di altissimo valore……..abbiamo fatto uno sforzo finito nel nulla”…….. “L’impresa, portata avanti da pionieri di altissimo livello come Silvestri e Cerrai non ha avuto i necessari collegamenti con l’alta dirigenza nazionale, che, convogliando risorse, può dare sparo e spazio a queste esperienze………….il CIRENE è stato realizzato fino all’ultimo bullone a Latina e non ha funzionato nemmeno un minuto, quindi, alla fine, è stato un fallimento

Parlando della fine del nucleare Non c’entrano nulla gli ambientalisti…….hanno solo sfruttato il vuoto della dirigenza italiana…una dirigenza carente, per la cui inconsistenza è cambiata la politica industriale”…..” c’è stata una tragedia industriale con l’allargarsi del mercato comune europeo…..il paese si è impoverito e abbiamo perso il coraggio di investire sui grandi progetti……siamo una nazione di serie C perché abbiamo distrutto tutto, da un’industria elettromeccanica che negli anni 60 era di prim’ordine (Franco Tosi, Belleli ecc.) all’industria chimica….

Descrivendo la sua esperienza “ho avuto la fortuna di fare lavoro sperimentale di ricerca applicata, che è un grandissimo privilegio….sono stato vicino a un grande, il Prof. Silvestri che ci ha trasferito principi etici, serietà, cultura della quantità……..arrivava alla qualità attraverso il conteggio della quantità”……”…l’esperienza sindacale è stata un’autoscuola di formazione in quegli anni vivaci esplosi nel 68……il Prof. Cerrai è stato, in quella generazione, un maestro nel gestire le situazioni……..non a caso  è diventato poi Presidente dell’AEM…..gli è stata riconosciuta questa capacità di gestione nell’effervescenza particolare di quegli anni.

A proposito di ricerca “…oggi la ricerca fisica è in saturazione e costa enormemente più di quanto costasse in passato………le ricerche possibili ed esplosive sono in campo biomedico………la ricerca applicata va fatta in stretta correlazione con le grandi industrie che non abbiamo………..è una ricerca che in Italia non ha il suo humus……….le grandi ricerche sono svolte altrove……..il processo di ricerca è molto veloce e noi abbiamo perso tanti treni……….sono limiti molto gravi….”

Per migliorare la ricerca “…bisognerebbe lavorare di più per progetti…..un miglioramento decisivo ci sarebbe se i fondi pubblici venissero elargiti su base competitiva, non finanziando a pioggia fondi di dotazione……ma mettendo a disposizione fondi pubblici a condizione che i progetti vengano scelti con criteri meritocratici

Parlando di energia verde e di sostenibilità“…le utopie sono interessanti ma i numeri sono ancora meglio…80% dell’energia viene prodotta da fonti fossili e solo 1% da fonti rinnovabili……non è pensabile un passaggio al verde se non in termini di scarso rilievo………..noi abbiamo il miglior sistema termoelettrico del mondo, quello che produce energia col minor inquinamento di anidride carbonica…….le fonti rinnovabili possono dare un aiuto…..”……………”….la sostenibilità è un’attenzione che bisogna avere…..è un impegno di grandissimo respiro……….è un rispetto per le generazioni future…….ma è anche un grosso problema………..la civiltà tecnologica si è strutturata a prescindere…..”

Per quanto riguarda il rinnovamento culturale….”…insieme creiamo conoscenza e insieme la distruggiamo……talvolta le fasi di distruzione sono superiori alle fasi di creazione….”

E ritornando al CISE……”   mi sono venute le lacrime agli occhi quando mi hanno raccontato del selvaggio trattamento della libreria del CISE. E’ stato uno sfacelo, una distruzione senza sensibilità culturale”

A proposito del soggetto culturale ipotizzato “…se è un soggetto che si occupa di recuperare i pezzi esistenti e validi di questa esperienza che è stata il CISE per proporla in modo moderno e concreto, ben venga…

“quando verrà programmato l’incontro di gentedicise parteciperò all’evento. Sarò ben lieto di rivedere tanti amici

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